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Published On: Gennaio 17, 2023

1. Il Contenuto dello Studio EUIPO

Nel corso del 2022 l’Osservatorio dell’European Union Intellectual Property Office (“EUIPO”) ha pubblicato uno studio intitolato “The Impact of Artificial Intelligence on the Infringement and Enforcement of Copyright and Designs” – (di seguito lo “Studio”). (La versione estesa a questo link).

Lo Studio esamina le implicazioni dell’intelligenza artificiale (“IA”) e delle tecnologie correlate nel quadro dell’attuale regime in materia di proprietà intellettuale. In particolare, lo scopo della relazione è analizzare l’impatto dell’lA sia sulla violazione sia sulla tutela del diritto d’autore e dei disegni e modelli.

Le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale attraverso l’uso dannoso di queste tecnologie sono in costante aumento, come rilevato dall’European Cybercrime Centre dell’Europol (EC3), dall’EU Agency for Cybersecurity (ENISA) e dalle Nazioni Unite.
L’EUIPO affronta questo tema attraverso l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale (di seguito “Osservatorio”). Lo Studio vuole essere uno strumento pratico rivolto agli operatori del settore per documentare sia l’abuso esistente o potenziale delle tecnologie IA nella violazione del diritto d’autore e dei disegni e modelli, sia l’uso dell’IA per far rispettare questi stessi diritti.

 

2. Definizione di IA utilizzata nello Studio

L’lA è comunemente intesa come una sezione dell’informatica che si concentra sullo sviluppo di sistemi informatici in grado di svolgere compiti che normalmente richiederebbero l’intelligenza umana. Dato un obiettivo complesso, questi sistemi agiscono nella dimensione fisica o digitale al fine di: i) rilevare l’ambiente circostante attraverso l’acquisizione di dati; ii) interpretare dati strutturati o non strutturati raccolti; iii) ragionare sulla conoscenza o elaborare informazioni derivate da dati; iv) decidere l’azione migliore da intraprendere per raggiungere un determinato obiettivo.

Nel contesto dello Studio, l’IA è intesa come: “Computer code (software and hardware) that, according to algorithmic rules, dynamically adapts as large datasets are processed with the aim of predicting phenomena and assisting decision–making”.

Ai fini di questo articolo è utile richiamare anche altre definizioni particolari di ambiti specifici dell’IA presenti nello Studio:
– Machine learning: “A subfield of AI that focuses on the creation of applications that learn from data and are able to progressively improve their accuracy. This process allows the system to increasingly develop beyond the data algorithms originally supplied to achieve independent development and learning based on previous experience gained in the same manner”;
– Natural language processing (NLP): “It is a subfield of AI that enables the extraction of data to create relations, making it possible to identify figures of speech and perform sentiment analysis. […] It is therefore the branch of AI that allows computers to understand, interpret, and manipulate human language”;
– Computer speech: “Refers to a machine’s application of speech recognition and synthesis to create human-like speech. […] Advanced speech recognition in AI also includes voice recognition, in which the computer can distinguish a particular speaker’s voice”.

 

3. Gli scenari di violazione e di tutela del diritto d’autore e dei disegni e modelli

Per dimostrare l’uso improprio esistente o potenziale dell’lA in violazione del diritto d’autore e dei disegni e modelli, nonché l’uso dell’IA per tutelare questi stessi diritti, sono stati sviluppati due casi studio di violazione e di tutela del diritto d’autore e dei disegni e modelli. Il primo caso studio riguarda la produzione e la commercializzazione di beni fisici, mentre il secondo è relativo a contenuti e prodotti digitali.

Lo Studio mostra come l’IA e le tecnologie correlate possano essere utilizzate per facilitare violazioni del diritto d’autore e dei disegni e modelli, nonché come armi per rilevare o difendersi da tali violazioni.

Questi usi concorrenti di IA sono analizzati attraverso scenari elaborati dal gruppo di ricerca dell’Osservatorio ispirandosi a situazioni reali o che potrebbero verificarsi considerato il ritmo di sviluppo di queste tecnologie.

Nel caso studio relativo ai prodotti fisici vengono considerati i seguenti scenari: i) furto di un’opera tutelabile dal diritto d’autore o di un disegno e modello in fase di sviluppo; ii) frode nella registrazione dei disegni e modelli; iii) produzione in serie di beni che violano il diritto d’autore e dei disegni e modelli; iv) importazione di beni che violano il diritto d’autore e dei disegni e modelli; v) commercializzazione sul mercato fisico di prodotti che violano il diritto d’autore e dei disegni e modelli – negozio controllato dal trasgressore; vi) commercializzazione sul mercato fisico di prodotti che violano il diritto d’autore e dei disegni e modelli – negozio controllato da terze parti; vii) violazione dell’immagine commerciale; viii) commercializzazione online di prodotti che violano il diritto d’autore e dei disegni e modelli – e-shop controllato dal trasgressore; ix) commercializzazione online di prodotti che violano il diritto d’autore e dei disegni e modelli – vendite su piattaforme di terze parti (surface web); x) commercializzazione online di prodotti che violano il diritto d’autore e dei disegni e modelli – vendite su piattaforme di terze parti (dark web).

Nel caso studio relativo a contenuti e prodotti digitali vengono considerati i seguenti scenari: i) hackeraggio di account dei media; ii) vendita non autorizzata di beni virtuali utilizzando loghi contraffatti; iii) reati sui social media; iv) vendite sul dark web di account hackerati; v) reati su piattaforme di condivisione; vi) reati legati al mondo virtuale/di gioco; vii) applicazioni di condivisione e distribuzione di file P2P e simili a BitTorrent; viii) livestreaming – aggregatore di link per trasmissioni sportive (basato sulla pubblicità); ix) reati IPTV – accesso non autorizzato al servizio IPTV su abbonamento; x) meccanismo di apprendimento dell’IA.

Per tracciare lo scenario relativo al furto di un’opera tutelabile dal diritto d’autore o di un disegno e modello in fase di sviluppo (paragrafo 5.1.1, pag. 79 dello Studio), il Gruppo di ricerca dell’Osservatorio ha considerato l’ipotesi in cui un’organizzazione criminale (di seguito i “Criminali”) apprenda da un insider di un’impresa attiva nel settore della moda (di seguito l’“Impresa”) che quest’ultima è in procinto di lanciare una nuova linea di abbigliamento. Prima che l’Impresa immetta sul mercato i nuovi prodotti, i Criminali inviano una e-mail di phishing all’assistente esecutivo dell’amministratore delegato (CEO) per ottenere login e password dell’account di posta elettronica del CEO. È attraverso lo strumento del machine learning che viene analizzato lo stile di comunicazione dell’assistente esecutivo del CEO per poterlo riprodurre, mentre con la tecnologia del natural language processing viene creato il testo della e-mail fraudolenta. Una volta entrati nell’account e-mail del CEO, i Criminali inviano una e-mail al direttore creativo per ottenere i disegni e modelli della nuova linea di abbigliamento. I Criminali si servono anche dell’applicazione del computer speech che consente di produrre una versione “deepfake” della voce del CEO e inviano un messaggio vocale al direttore creativo chiedendo di trasmettere i disegni e modelli a un indirizzo di posta elettronica sotto il loro controllo. In questo modo i disegni e modelli rubati vengono memorizzati su un disco fisso crittografato. L’Impresa si adopera, unitamente alle forze dell’ordine, per contrastare la violazione e ottiene un mandato di perquisizione per conseguire il disco fisso crittografato dei Criminali. Viene utilizzato lo strumento del machine learning per rompere il criptaggio sul disco fisso e recuperare i file contenenti i disegni e modelli rubati. Mentre il natural language processing è in grado analizzare e bloccare gli attacchi informatici, come il phishing, e indentificare il comportamento dei Criminali.

 

4. Conclusione

I risultati di questo Studio consentono di esprimere alcune conclusioni generali sulle tecnologie dell’lA e sulle loro implicazioni nella violazione e nell’applicazione del diritto d’autore e dei disegni e modelli. Secondo lo Studio, le molteplici/multiformi applicazioni dell’IA determinano limitazioni e problematiche per l’uso improprio dell’IA in violazione del diritto d’autore e dei disegni e modelli ma, allo stesso tempo, offrono opportunità per l’utilizzo legittimo a fini di contrasto delle possibili violazioni. Il gruppo di ricerca dell’Osservatorio ha dunque analizzato i rischi derivanti dai possibili usi dei sistemi di IA e al contempo ha voluto promuovere il potenziale innovativo che l’lA comporta.

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